IL SEGRETO DI KALED

Soggetto di Michele Pacciana 

Primavera 1252. Federico II di Svevia, ultimo Grande sovrano del Sacro Romano Impero è morto da 2 anni. 

Suo figlio Enzo è ancora prigioniero nelle torri di Bologna. Il padre non è riuscito a liberarlo, né col ferro e né con l’oro. 

Di giorno Enzo e trattato con tutti gli onori, che si devono a un principe di sangue reale.  Riceve visite e dignitari, di notte, invece, viene rimesso in catene. 

In una mattinata fredda e ventosa, si presenta alla torre, un cavaliere templare, ormai già avanti negli anni. Pretende di parlare da solo a solo con Re Enzo. Dall’accento sembra inglese. Dice di chiamarsi William di Hasherville. 

Re Enzo lo riconosce. Abbassa gli occhi per non insospettire gli armigeri e chiede di essere lasciato solo con l’ospite. 

Quando le guardie se ne vanno, Hasherville s’inchina a Re Enzo alla maniera templare insegna di vassallaggio. 

“Alzatevi, Sir William! Eravate uno degli uomini più fidati di mio padre  a Gerusalemme. Foste voi a salvarlo dall’attentato che gli avevano teso  Cavalieri giovanniti. Saladino avvertì vuoi Templari della dell’agguato. Senza il vostro intervento mio padre sarebbe sicuramente morto. 

Hasherville si si alza, si libera della corazza e trae furtivamente dalla clamide rossa, un grosso rotolo di pergamena. 

” Questo è il diario che l’imperatore mi affidò alla fine della crociata. L’ho conservato per anni, sottraendolo a mille insidie. Ora sono vecchio: è giusto che lo vediate e mi diciate cosa farne. 

Sarà la mia ultima missione. Sono al vostro servizio, Maestà. 

Re Enzo sembra interdetto. Non tradisce alcuna emozione. È un artista, un grande poeta della scuola siciliana, ma anche un uomo di Stato. Avvicina la pergamena al lume  e riconosce subito

la grafia dell’imperatore. Che sia nascosto lì il più grande segreto della cristianità? 

“Leggete,  intima a William con voce di comando. 

 L’inglese comincia. 

Licenza Creative Commons

Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale

Lascia un commento